Il ministro Bussetti (Lega Nord), nel corso di una visita presso le scuole di Afragola e Caivano, alla domanda di un cronista di un'emittente tv locale se servissero più fondi al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord, ha risposto, con uno sguardo sprezzante, molto più eloquente delle parole : "No, ci vuole l'impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole".
Parole offensive che ripetono il solito ritornello del partito leghista che ha cominciato la sua scalata al potere dileggiando per anni la gente del Sud, fonte di problemi per le ricche regioni del Nord, e vista più che altro come una grande massa di sfaticati.
Parole inqualificabili, che offendono la dignità di migliaia di lavoratori meridionali che nelle scuole del Sud, e in quelle di tutta Italia, si impegnano quotidianamente, tra mille difficoltà, a promuovere il successo scolastico dei loro studenti.
Parole che mai ci saremmo aspettati da un Ministro dell’Istruzione che dovrebbe avere a cuore le sorti delle scuole di tutta la nazione, non solo di quelle del Nord.
Il Ministro Bussetti, dovrebbe infatti conoscere quanto sia più difficile l’azione delle scuole in aree geografiche da troppo tempo cancellate dall’agenda politica dei vari Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni.
Visto il ruolo che riveste da quasi un anno, il Ministro dovrebbe ricordare che in tante scuole del Sud non viene garantito il tempo pieno, le strutture cadono a pezzi, il 50% delle famiglie vive in condizioni di povertà, gli Enti locali non sono sempre nella possibilità di fornire i dovuti supporti economici alle scuole.
D’altronde c’è poco da meravigliarsi: le parole offensive di Bussetti sono in perfetta sintonia con il sentimento antimeridionale e razzista dominante nella lega, mai rinnegato poiché fondativo della stessa ideologia leghista.
Quanto dichiarato da Bussetti, con occhi glaciali ed evidente aria di disprezzo contro i meridionali, si inscrive a pieno nel libro nero del razzismo leghista, che da oltre venticinque anni semina odio contro tutti coloro che non hanno nel proprio DNA i geni della "pura razza padana".
Oggi gli strateghi di questo partito tendono a fornire un’immagine diversa da quella originaria concepita da Bossi. Ma nei fatti nulla è cambiato! Le parole del Ministro sono chiare e nette ed evidenziano un'idea del Mezzogiorno sbagliata e caricaturale; ma soprattutto segnalano il tentativo, finalmente scoperto, di dare corpo, senso e concretezza a quel progetto di regionalismo differenziato che tante sciagure porterà all'Italia intera, non solo alle regioni meridionali. A quel progetto di secessione dei ricchi che non serve a risolvere i problemi delle scuole del nord, ma aggrava le difficoltà delle scuole del Mezzogiorno, rompe l’unità del sistema di istruzione nazionale e introduce vere e proprie gabbie salariali.
A tutto questo si aggiunge il fatto che tra le proposte di legge del Carroccio depositate in Parlamento dall’inizio di questa legislatura, pochissime sono quelle rivolte a risolvere i problemi del Meridione, quasi tutte interessano le ricche e “operose” regioni del Nord.
Nonostante tutto questo, il partito leghista raccoglie consensi anche nei paesi del Sud, dove ex militanti di Forza Italia e di altri partiti del centrodestra si stanno aggregando al carro di Salvini, sperando di conquistare qualche poltrona nelle varie competizioni elettorali.
Ed è così che, anche a Lucera, ai tavoli imbastiti quotidianamente dal centro destra per scegliere il candidato sindaco da presentare alle prossime comunali, partecipano anche "militanti" leghisti. Sicuramente però l’alleanza con i leghisti-razzisti si trasformerà in un pericoloso boomerang per i partiti di questa colazione, perché a questo punto saranno chiamati anche loro a rispondere politicamente dei venticinque anni di insulti al popolo meridionale che nessuno ha mai dimenticato!

Uniti a Sinistra - Lucera