Iniziativa di inclusione nel carcere di Lucera. Il 10 e 13 ottobre, dalle ore 14 alle 16, nell’istituto penitenziario scenderà in campo la solidarietà, con la collaborazione dell’AIGA, l’associazione italiana dei giovani avvocati e dell’Acsi, l’associazione degli arbitri.
La manifestazione, che arriva a compimento di un’attività ludico-ricreativa organizzata nei mesi estivi dall’avvocato Luigi Talienti, coinvolgerà nelle due giornata sia i detenuti delle sezioni comuni che i “protetti”.
“è tutto pronto e i detenuti non vedono l’ora di giocare con i giovani avvocati– spiega Talienti –. Ogni iniziativa di questo tipo rappresenta, del resto, uno spunto di crescita per le persone recluse, per l’Istituto e per chi arriva dall’esterno. Un progetto che ha preso il via sulla scorta della bella esperienza realizzata a Foggia”.
Lo sport diviene così strumento trasversale, utile agli operatori nella strategia educativa della prevenzione e del recupero delle persone detenute.
“Questi progetti – aggiunge Talienti – non puntano solo al mantenimento del buono stato della salute psico-fisica, ma vogliono valorizzare la dimensione di gioco come opportunità di socialità e di distensione delle preoccupazioni prodotte dalla condizione detentiva”.
Lo sport, in particolare le partite di calcio all’interno degli istituti, si integrano anche con altri progetti rieducativi già esistenti nelle strutture, sempre con l’obiettivo finale di una più concreta riabilitazione.
“L’articolo 27 della nostra Costituzione definisce i principi che regolano le pene comminate a un cittadino quando infrange la legge. Ebbene, il terzo comma stabilisce il principio della finalità rieducativa della pena. L’obiettivo – conclude l’avvocato - è quello di fornire al condannato gli strumenti necessari per reinserirsi nella società, rispettando le regole fondamentali della convivenza civile”.