statistiche sito web
Sunday Radio - Lucera 97.5 fm  
News - sundayradio Lucera
   ATTUALITÀ
   CITTÀ
   CRONACHE
   CULTURA E SPETTACOLI
   LUCERA CALCIO
   MICROFONO APERTO
   PERSONE
   POLITICA
   PREAPPENNINO
   SECONDO NOI
   SINDACATI
   SPORT
 
   
PRC LUCERA - TUTOLO, LA POLITICA DEL TRITACARNE
 
Riceviamo e pubblichiamo a seguito di cortese richiesta

In questi giorni è apparsa sulla pagina Facebook di Antonio Tutolo una serie di considerazioni forcaiole che meritano un’attenta riflessione.
La pagina è utilizzata da Tutolo sia per comunicazioni che interessano la sua carica pubblica, sia per deliziarci con gustose ricette di crostate e marmellate di frutta.
Un blob pauroso che trita tutto quello che contiene e crea paurosi cortocircuiti mediatici.
Un modo di comunicare con i cittadini che si avvicina al tanto odiato clientelismo. Quest’ultimo ha infatti come primo presupposto per risolvere problemi di competenza dell’Ente Comunale, il rapporto diretto con il politico di turno, piuttosto che con gli Uffici comunali preposti.
Ed è cosi che il 15 di agosto 2017, alle ore 13,07, il giorno prima di partecipare alla Processione di Santa Maria Assunta, mentre tutta Lucera era seduta a tavola per onorare la festa, su questa pagina è comparsa una “riflessione” dai contenuti e dalla forma a dir poco sconvolgenti.
L’occasione è stata quella dell’efferato delitto commesso da una banda di criminali in Spagna a danno un nostro giovane concittadino, che ha smosso tantissime coscienze in tutto il mondo.
Situazioni di violenza inaudite e ingiustificabili che si risolvono solo garantendo la certezza della pena, non certo sovrapponendo alla violenza di quattro criminali, vendette personali o di stato, che storicamente non hanno mai risolto nessun problema.
Nella sua “riflessione”, come soluzione a problemi di questo tipo, il primo cittadino, propugnava con linguaggio truculento l’utilizzo dell’utensile “che fa la carne macinata”, della pena di morte o della legge del taglione. La perla è stata condita da parole (pezzi di m…..a) che sicuramente non si addicono a chi riveste una carica istituzionale.
La violenza del post è stata talmente evidente che ha costretto perfino una fidatissima consigliera di maggioranza e tanti altri cittadini, già suoi elettori, a prenderne pesantemente le distanze.
Particolarmente sentita è stata la riflessione di un suo elettore che nel prendere le distanze dai contenuti del post ha ricordato al primo cittadino: “Quando scrivi in pubblico non sei un padre, ma un sindaco (syn-dyke: fare la giustizia insieme, promuovere la giustizia comune), e non puoi permetterti di produrre dichiarazioni dal sapore di vendetta truculenta”.
E’ evidente che un post del genere, che ha fatto gelare il sangue a non pochi cittadini, fa parte di una precisa strategia tesa a recuperare consensi, che ormai sono in costante calo. Dopo tre anni di governo, sono sempre più evidenti i limiti progettuali, culturali, amministrativi del sindaco e la sua inadeguatezza a governare un città afflitta da mille problemi.
In tre anni di governo Antonio Tutolo non è infatti riuscito a programmare nessuna azione di politica sociale e di sostegno al reddito per le famiglie bisognose.
Le politiche culturali e turistiche sono praticamente inesistenti, ridotte ad una serie di iniziative scollegate tra loro, che non creano nulla di sostenibile nel tempo e di promozione del territorio. Non producono inoltre, nessuna occasione di reddito, e quindi di occupazione, per gli esercizi commerciali del centro e delle periferie.
Nonostante i tanti proclami su Internet, ancora nessuno dei punti più qualificanti del suo programma elettorale presentato agli elettori è stato realizzato.
A tutto questo si aggiunge l’ambiguità della sua azione politica e la totale subalternità dei consiglieri di maggioranza ai suoi voleri.
A questo proposito è emblematica la situazione dell’annunciato referendum di dicembre, che qualora dovesse realizzarsi non mancheremo di segnalare al Prefetto, al Ministero degli Interni e alla Corte dei Conti, perché così come è stato formulato presenta pesanti vizi di legittimità costituzionale e amministrativo-contabile.
Un referendum farlocco dove a votare dovrebbero andare solo coloro che vogliono le dimissioni immediate del primo cittadino. Inoltre, a quanto sembra, non si chiederà di esprimere il gradimento sull’azione di governo della coalizione, ma solo sul Sindaco, come se solo quest’ultimo fosse l’artefice unico delle sorti di un’intera amministrazione.
Una situazione incredibile, di un amministratore pubblico che si crede talmente indispensabile da chiedere il gradimento solo sulla sua persona, dimenticando che un’amministrazione è composta anche da assessori e consiglieri comunali.
Per quanto riguarda la sua azione politica, oggi orientata su posizioni di estrema destra, è bene ricordare che Antonio Tutolo è stato prima candidato alle regionali in una lista collegata all’ex governatore Nichi Vendola. Subito dopo ha formato la coalizione Piazza Pulita che, sulla carta, doveva essere indipendente dal vecchio sistema politico. Alle penultime elezioni provinciali è stato eletto in una lista civica promossa dall’assessore regionale Leo di Gioia, di area centrista. Oggi pur essendo un fedele alleato di Michele Emiliano, propugna soluzioni di estrema destra, di “salviniana” memoria.
Sebbene in ogni circostanza si sia dichiarato indipendente, il suo percorso politico ha sempre lambito l’area del Partito Democratico, che infatti, guarda caso, a livello cittadino continua a non svolgere alcuna azione di seria opposizione.
Un girovagare degno dei politici della prima repubblica, che sta mettendo in serio imbarazzo gli elettori che lo hanno votato fidando nella sua equidistanza da partiti e da ideologie di destra e di sinistra.
Antonio Tutolo da navigato politico qual è utilizza le categorie politiche a proprio piacimento: la sinistra quando deve candidarsi alle elezioni regionali e provinciali, la destra quando deve solleticare i bassi istinti dell’elettorato, l’equidistanza quando dice di operare “a nome della città”.
E’ evidente che probabilmente punta a qualcosa di più sostanzioso della carica a Sindaco. Non avendo nulla di significativo da presentare a chi gli ha dato fiducia è costretto a ripetere sempre gli stessi schemi utilizzati in campagna elettorale, magari conditi da slogan populistici, tesi ad ottenere facili consensi che comunque non gli serviranno a nulla.

Partito della Rifondazione Comunista Lucera


Sunday Radio on Facebook
  POLITICA - Risultati elezioni ...  
  SOCIALE - Lo scrittore Maurizi...  
  SOCIALE - Una mano per la scuo...  
  EVENTI - Thinkers Art Festival...  
  EVENTI - A Ischitella, il IV R...  
  SOCIALE - Campi scuola di Prot...  
  CONCERTI - Si è concluso il Fe...  
  SOCIALE - Protezione civile, u...  
  CONCERTI - Festival Apuliae, e...  
  SOCIALE - Tornano i campi di l...