Lo ius soli è un meccanismo per l’attribuzione della cittadinanza vincolato al semplice fatto che un soggetto sia nato nel territorio di un determinato Stato, senza riguardo per lo status dei genitori. Viene applicato in quasi tutta l’America, e in vari paesi europei, seppur condizionato: in Italia, una forma di ius soli è utilizzata per i figli di stranieri apolidi e per i figli di ignoti ritrovati in territorio italiano. Quella per lo ius soli è una battaglia di civiltà: condividere uno stesso territorio è alla base di ogni ragionamento sulla comunità, indipendentemente dalle origini, dall’etnia e dalle tanto strumentalmente osannate “radici culturali comuni”.
Non possiamo rimanere indifferenti ai tentativi di isolamento che certi soggetti provano a mettere in campo, ma crediamo sia necessario operare in maniera inclusiva, rispettando le esigenze e i bisogni di tutti e tutte. Non accettiamo ‘lezioni di cittadinanza’ da chi agisce in maniera antidemocratica e nociva per la nostra città strumentalizzando bisogni e paure e fomentando odio senza dare un contributo concreto alla vita comune. Infatti, tali dimostrazioni di intolleranza e xenofobia malcelata sono direttamente collegate all’avanzata dei fascismi all’interno della città che appunto sfruttano le situazioni di crisi e disagio legate al tema delle migrazioni per acquistare consensi attraverso facili populismi a cui non possiamo rimanere indifferenti. Soprattutto perchè dietro ai fenomeni delle migrazioni si nascondono interessi internazionali ben più grossi di coloro, come le multinazionali che sfruttano la manodopera a basso costo e l’opera di spoliazione dei Paesi di origine dei migranti costantemente portata avanti dall’Occidente: per questo motivo, il nostro obiettivo non deve essere alimentare un’inutile guerra tra poveri ma portare il piano di discussione ben più in alto e oltre l’apparenza.
Come Coordinamento Antifascista riteniamo fondamentale ripartire dal mondo della formazione, in quanto le sedi scolastiche hanno un ruolo fondamentale per l’integrazione, per l’emancipazione dei soggetti migranti; è proprio qui che si deve creare la consapevolezza di una cittadinanza attiva. È necessario sensibilizzare, creare un percorso nelle scuole e nella città con iniziative aperte al territorio, non solo nell’ambito del Coordinamento stesso che abbiamo costituito con le altre realtà foggiane: abbiamo bisogno di integrazione, corsi gratuiti di italiano per i migranti, istruzione accessibile per costituire una società più equa, non xenofoba e vittima di chiusure e nazionalismi.

Coordinamento Antifascista Foggia