I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto un 63enne, M.L.M., già gravato da precedenti di polizia e penali, responsabile del furto aggravato di energia elettrica.
L’uomo, da poche settimane sottoposto alla pena detentiva degli arresti domiciliari a seguito di una condanna riportata per reati plurioffensivi, è stato arrestato nell’ambito di un ordinario servizio di controllo del territorio.
I militari, giunti presso l’abitazione del 63enne per svolgere la classica verifica degli arrestati domiciliari, hanno deciso di approfondire il loro controllo, anche alla luce della tipologia dei precedenti pendenti sull’uomo, e così, quando l’attenzione degli Carabinieri è caduta sul contatore dell’energia elettrica, il 63enne si è mostrato particolarmente nervoso e agitato.
Gli uomini dell’Arma, dunque, notata un’anomalia nei sigilli dell’apparecchio, hanno tempestivamente richiesto l’intervento di personale specializzato del Servizio Elettrico Nazionale: dall’ispezione svolta è emerso che l’uomo, dopo aver proceduto al distacco formale – nell’anno 2009 – di un’utenza associata a quel contatore, ne aveva violato i sigilli di sicurezza, assicurandosi per oltre otto anni l’indebita erogazione di circa 165.000 KW di energia elettrica, per un valore di oltre 30.000 Euro.
Il contatore è stato dunque immediatamente rimosso dai tecnici specializzati e sottoposto a sequestro. Il 63enne è stato poi accompagnato presso lo stabile di Via San Domenico per gli accertamenti di rito, all’esito dei quali, alla luce delle evidenze raccolte, è stato dichiarato in stato di arresto.
Nella mattinata di ieri l’uomo è stato giudicato con la formula del rito direttissimo: convalidato l’arresto, è stato sottoposto nuovamente alla misura degli arresti domiciliari, ma non prima, però, di aver stipulato un regolare contratto di fornitura di energia elettrica.