statistiche sito web
Sunday Radio - Lucera 97.5 fm  
News - sundayradio Lucera
   ATTUALITÀ
   CITTÀ
   CRONACHE
   CULTURA E SPETTACOLI
   LUCERA CALCIO
   MICROFONO APERTO
   PERSONE
   POLITICA
   PREAPPENNINO
   SECONDO NOI
   SINDACATI
   SPORT
 
   
USB - MANIFESTAZIONE A FOGGIA E CONSEGNA DI UN DOCUMENTO AL PREFETTO
 

L'USB ha indetto uno sciopero generale nella giornata di venerdì 21 ottobre con una manifestazione a Foggia, dove, al Prefetto, è stato consegnato il documento, sulla situazione del lavoro in Capitanata, di seguito riportato.

La Provincia di Foggia raccoglie in se quanto di peggio ci possa essere, da parte dei datori di lavoro, in termini di mancato rispetto dei diritti dei Lavoratori e della loro dignità. Dall’Agricoltura ai Servizi, dalla Pubblica Amministrazione alle attività di produzione industriale, dal terziario e dal commercio, nessun settore è indenne (tranne rare eccezioni) e questo è dovuto al fatto che da decenni si risponde, alla “desertificazione industriale” con i licenziamenti, la precarietà e peggiorando i diritti e le condizioni di vita dei Lavoratori rimasti in produzione.

La nostra Provincia è sempre stata piena di imprenditori “cavallette” che hanno succhiato i finanziamenti pubblici per poi scappare, come ladri, con il bottino.

Basti pensare a quanto successo con i “Contratti d’Area” utilizzati a Manfredonia che dovevano servire a re-industrializzare un territorio distrutto dalla chiusura dell’ex Enichem. Lo Stato (con la complicità di CGIL-CISL e UIL) non solo ha finanziato dei pseudo imprenditori senza progettualità industriale e senza scrupoli, ma ha anche permesso, con i “Contratti”, che nella nostra Provincia si potesse ‘derogare’ dalle norme di legge e dai Contratti Nazionali di Lavoro. Il risultato è stato che non hanno portato dei risultati reali in termini occupazionali e hanno solo arricchito (im)prenditori che dopo poco tempo aver ricevuto i cospicui finanziamenti pubblici, hanno smantellato tutto lasciando sul lastrico centinaia di Lavoratori. Si calcola che per ogni Lavoratore “occupato”, grazie ai Contratti d’Area, lo Stato abbia speso oltre un miliardo delle vecchie lire.

Con questo documento vogliamo portare all’attenzione delle Istituzioni e di tutti, alcune criticità (non sarà esaustivo perché le problematiche sollevate riguardano tutti i settori lavorativi) che come USB stiamo riscontrando in quei settori dove stiamo operando da più tempo.

VIGILANZA PRIVATA.

Un settore in crisi dove esiste la più completa deregolamentazione lavorativa, nella nostra Provincia sono numerose le “aziende” che agiscono nel settore con una classe dirigente incompetente e che pensa solo al profitto individuale, con una forte tendenza ad “eliminare” la concorrenza tra loro. Per accaparrarsi le commesse, arrivano a proporre dei prezzi che vanno quasi al di sotto dei minimi tabellari del Contratto Nazione di Lavoro, facendone pagare il costo ai Lavoratori: diminuendone il numero, aumentandone i carichi di lavoro, non pagandogli correttamente lo stipendio e ricattandoli con sanzioni disciplinari e licenziamenti.

Come USB ci chiediamo come sia possibile che le Istituzioni preposte ai controlli di questo settore non impediscano che vengano vinte gare che non rispettano i diritti contrattuali e non può essere una giustificazione la minaccia aziendale di chiudere e licenziare tutti.

La vertenzialità sindacale è altissima nella nostra Provincia dovuta, soprattutto, a stipendi non pagati, alla carenza di sicurezza sul lavoro, ai pochi controlli da parte degli Enti preposti.

Non si può accettare che in questo settore continuino a circolare “amministratori” che superano il “rischio di impresa” facendolo pagare unicamente ai Lavoratori.

Le varie norme nazionali prevedono che per l’apertura di un’impresa del genere si debbano avere dei requisiti specifici oltre a quelli come “capacità tecnica” e “capacità economica” ma mentre la prima è facilmente aggirabile (bastano due/tre monitor in una sala e hai la Centrale operativa), la capacità economica è un po’ più difficile (i soldi o li hai o non li hai e non basta versare una quota alla Prefettura per essere in regola).

Stranamente, però, un vero e serio controllo sulle capacità economiche delle aziende non lo abbiamo mai visto, con il risultato che i Lavoratori esasperati, a volte, fanno dei gesti inconsueti dopo aver, per mesi, “elemosinato” il proprio diritto a percepire lo stipendio lavorato e non pagato.

Per questo come sindacato ci battiamo perché si possa superare la crisi del settore stabilendo che tutte le aziende debbano avere un piano industriale serio che rispetti i diritti dei Lavoratori e che le Istituzioni impediscano le gare al massimo ribasso che strozzano le aziende serie e favoriscono quelle non serie, tenendo nel debito conto la delicatezza di un settore che ha come strumento di lavoro un arma.

OSPEDALE ‘DON UVA’

Le vicissitudini e la mala gestione che hanno portato al “fallimento” della gestione del ‘Don Uva’ sono note a tutti, quello che non si è riusciti (come Lavoratori e come sindacato) a far capire all’esterno è il motivo per cui noi ci opponiamo alla svendita a dei privati di una struttura che può dare ancora molto al territorio e al diritto alla salute dei Cittadini. Da sempre ci siamo battuti affinché la struttura fosse INTERNALIZZATA da chi, materialmente, la teneva in vita con i rimborsi dei ricoveri effettuati e cioè la Regione Puglia. È vero che in un momento storico, in cui un nuovo ‘Piano di riordino ospedaliero’ sta, sempre più, avvantaggiando il settore privato, la Regione Puglia avrebbe difficoltà a spiegarlo a chi gli sta forzando la mano (il governo) per la privatizzazione della sanità; ma la nostra preoccupazione è che la svendita ad un privato comporterà un massacro sociale sia dal punto di vista della tutela della salute che da quello occupazionale.

Senza tener conto, tra l’altro, che l’area interessata ha, da sempre, fatto gola ai costruttori nostrani e non solo, per specularci sopra.

Come USB ci battiamo perché il ‘Don Uva’ rimanga pubblico e che venga potenziato e migliorato nelle prestazioni che fornisce ai Cittadini.

IGIENE AMBIENTALE

Un settore ad alto rischio infiltrazioni mafiose (le inchieste della Magistratura sulle ‘ecomafie’ sono numerose e i riscontri anche) che ha in se una debolezza primordiale che è quella sui BANDI DI GARA e la loro gestione.

Gare sull’affidamento del servizio di smaltimento e conferimento dei rifiuti che, spesso, sono fotocopie nei vari Comuni (cosa che dovrebbe cambiare con l’ATO, ma non ne abbiamo certezza), talmente fotocopia che non è strano se a vincere sia sempre la stessa azienda (paradossale quanto successo sul Gargano dove i Comuni di Vico, Vieste, Sannicandro, Peschici e San Marco in Lamis avevano lo stesso consulente per la gara di Igiene Urbana e in tutti questi Comuni vinse la gara una stessa azienda).

Casualità? Vorremmo crederci ma lasciateci il beneficio del dubbio.

Gare, poi, che non rispettano le tabelle ministeriali sia per il costo del lavoro (o meglio, questa tabella la rispettano ma “massacrano” i Lavoratori in termini di sicurezza e orari di lavoro), che per il costo variabile a seconda del tipo di raccolta. Tutti, o quasi, i Comuni si sono affidati alla raccolta differenziata porta a porta ma il costo che viene messo nel bando di gara non corrisponde mai al costo effettivo previsto dalle tabelle ministeriali. Le aziende che si aggiudicano gare siffatte, non potranno mai ottemperare pienamente a quanto previsto dal bando per la raccolta ‘porta a porta’ perché, anche “massacrando” i diritti dei Lavoratori, se dovessero applicare alla lettera quanto previsto dal bando di gara, chiuderebbero il giorno dopo.

Il risultato? Pochissimi Comuni in provincia di Foggia hanno raggiunto la quota di raccolta differenziata per essere considerati “virtuosi”. In questo settore è necessario un forte impegno da parte della Prefettura e della Regione nei confronti degli Enti Locali affinché nelle indizioni delle gare vengano rispettate la massima legalità e le tabelle Ministeriali.

E’ necessario che L’ATO provinciale diventi operativa con l’obiettivo di mettere ‘ordine’ in un settore lasciato a se stesso, facendo però la massima attenzione affinché anche questo “nuovo” ente non si trasformi nel solito inutile “carrozzone mangiasoldi pubblici”.

L’USB si batte per tutelare i Lavoratori addetti e rivendica una diversa politica della ‘Igiene Urbana’ che deve essere considerata una risorsa per i Cittadini e non una fonte per il malaffare.

TRASPORTI

Nella nostra Provincia, in questo settore, è andato avanti il processo di privatizzazione dei servizi ed oggi la maggioranza delle aziende che gestisce i trasporti è privata. Per modo di dire, visto che sono: “privati che gestiscono un servizio pubblico”, che altro non vuol dire che: i soldi li mette lo Stato (al 65%) e loro ci mettono i servizi al massimo ribasso.

Il settore dei Trasporti nella Provincia di Foggia accusa gravi ritardi nell’INTERMODALITA’ dei vettori di trasporto e nella bigliettazione INTEGRATA che agevolerebbe i Cittadini Utenti potendo utilizzare un unico biglietto con aziende diverse che gestiscono la stessa percorrenza.

Le aziende che operano nel settore gestiscono il servizio utilizzando unicamente i fondi nazionali e, vista la sconsiderata politica nazionale che diminuisce le risorse specie per l’ammodernamento dei mezzi di trasporto, non garantiscono un adeguato e sicuro servizio alla Cittadinanza. Il parco macchine in circolazione è vetusto e ci sono in circolazione dei bus che anno 15/20 anni di età e con scarsa manutenzione.

La riduzione del personale nelle varie aziende costringe i Lavoratori a fare turni in straordinario che mettono a repentaglio la sicurezza di tutti, inoltre molte fermate per l’Utenza non sono a norme di legge, tutte queste questioni non vengono attentamente controllate dagli Enti preposti. L’USB si batte, nella nostra Provincia, perché si raggiunga una vera INTERMODALITA’ dei trasporti; per la bigliettazione INTEGRATA; per la sicurezza dei mezzi in circolazione; per le assunzioni nelle aziende, tutte sotto organico; per un potenziamo complessivo dei servizi forniti e per la piena attuazione del CODICE DELLA STRADA visto che molte aziende non lo considerano una legge vincolante.

PUBBLICO IMPIEGO - CONTRATTI ATIPICI - ESTERNALIZZAZIONI.

La Pubblica Amministrazione fornisce servizi essenziali ai Cittadini e può diventare, sempre più, un volano di sviluppo dell’intera società se si interrompono i processi di privatizzazione che stanno portando alla distruzione dello Stato sociale nel nostro Paese.

Sin dalla fine degli anni ‘90, si è pensato che esternalizzando i servizi della P.A. ci sarebbe stato un risparmio per la stessa e quando cominciò il ‘blocco del turn- over’ (la non sostituzione dei Lavoratori usciti dal processo produttivo), i ‘Comparti pubblici ’lo presero a pretesto per esternalizzare quanti più servizi possibili, con la giustificazione che non potendo fare concorsi pubblici si dovevano garantire i servizi alla Cittadinanza.

Quanto sia stato deleterio per la P.A. quel progetto è stato bene definito anche dal Presidente dell’Anticorruzione Cantone: “…un passaggio che ha permesso arricchimenti facili ad uno stuolo di associazioni affaristico - politico- malavitose” (cosa che denunciamo da anni come sindacato e che stiamo combattendo con numerose vertenze).

La Sanità, è stato l’esempio più calzante di quanto siano state negative le esternalizzazioni dei servizi (questo settore, a livello regionale, è quello trainante l’intera economia), nei vari anni ha affidato sempre più servizi a cooperative (molte nate alla bisogna!!), alle associazioni di volontariato e, ultimamente, alle agenzie di Lavoro interinale; servizi che vanno dalle pulizie all’ausiliariato, dal 118 alle UDT, ecc.

Vi è stato un timido tentativo di cambiamento, in Puglia, con la nascita delle Società in ‘house’ (tipo le Sanitaservice) che stanno gestendo molti di quei servizi che erano stati esternalizzati e questo ha comportato dei benefici notevoli (economici per le ASL e i Lavoratori addetti e migliorativi dei servizi forniti all’Utenza).

Oggi, da parte del Governo e della Regione, si sta’ cercando di rimettere in discussione quel cambiamento e si vuole ‘tornare al passato’ con la complicità dei privati che hanno perso ‘la gallina dalle uova d’oro’ (per loro).

L’USB in base all’esperienza positiva (ormai quasi decennale per Foggia) delle ‘società in house’ nella Sanità della Regione Puglia, nate grazie alla lotta dei Lavoratori e del nostro sindacato, rivendica per tutti i Comparti del P.I. la RE-INTERNALIZZAZIONE dei servizi.

ESTERNALIZZATI.

Altro nervo scoperto della P.A. è quello dell’abuso di contratti ‘atipici’, alcuni dei quali sono la negazione stessa dei diritti e della dignità dei Lavoratori e stiamo parlando dei Lavoratori con Partita IVA. Un abuso che stiamo cercando di contrastare trovando mille difficoltà, vuoi per la facile ricattabilità di questi Lavoratori, vuoi per quelle norme (ultime la Legge Madia sulla P.A.) che mettono al riparo gli enti che abusano di questi contratti.

Noi auspichiamo che l’Europa “Unita”, che a volte emana delle leggi capestro sul lavoro, sia seguita dai nostri politici - amministratori anche quando emana delle leggi positive, non a caso su questa questione l’Europa ha già detto che l’Italia sbaglia!!. L’USB rivendica per i Lavoratori a partita IVA, che lavorano per la P.A., la INTERNALIZZAZIONE essendo, a tutti gli effetti, Lavoratori dipendenti.

L’USB sta lottando con scioperi nazionali e locali per: Il superamento della precarietà nel lavoro; la tutela e l’ottenimento di nuovi diritti per i Lavoratori; la creazione di un “FRONTE DEI DIRITTI COMUNI” tra Lavoratori e Cittadini tutti; perché nella Provincia di Foggia si possa arrivare ad uno sviluppo produttivo che usufruisca di finanziamenti pubblici ed europei dati ad una classe imprenditoriale onesta (che non se ne ‘scappi con il bottino’) che faccia superare la disoccupazione dilagante; per l’ottenimento di un REDDITO DI CITTADINANZA ai giovani e ai settori deboli della società.

Chiediamo al Sig. Prefetto di Foggia di far arrivare al Governo centrale le nostre istanze che sono quelle di una Provincia agli ultimi posti nazionali nella qualità della vita.



Sunday Radio on Facebook
La protesta a Foggia
  POLITICA - Risultati elezioni ...  
  SOCIALE - Lo scrittore Maurizi...  
  SOCIALE - Una mano per la scuo...  
  EVENTI - Thinkers Art Festival...  
  EVENTI - A Ischitella, il IV R...  
  SOCIALE - Campi scuola di Prot...  
  CONCERTI - Si è concluso il Fe...  
  SOCIALE - Protezione civile, u...  
  CONCERTI - Festival Apuliae, e...  
  SOCIALE - Tornano i campi di l...