Lo slancio di solidarietà degli italiani, anche di quelli all'estero, per aiutare le zone dell'Italia centrale devastate dal terremoto del 24 agosto, che ha provocato 290 morti, è encomiabile e si diversifica in numerose iniziative solo per raccogliere fondi, in quanto è stato più volte raccomandato di non organizzare l'invio di generi di prima necessità. Molte le donazioni di due euro effettuate con un sms al numero 45500 attivato dalla Protezione Civile.
Secondo quanto si legge, oggi, sul sito del Fatto Quotidiano, con i soldi raccolti con il 45500 saranno ricostruiti edifici pubblici. "Dal Dipartimento, dopo aver ribadito la richiesta di non inviare di propria iniziativa cibo, vestiti o coperte - si legge sulla testata on line diretta da Peter Gomez -, tengono a sottolineare che i fondi raccolti dagli operatori telefonici attraverso il numero solidale 45500 saranno utilizzati con una procedura trasparente: "Le somme saranno versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato. Alla fine della raccolta, che durerà 45 giorni, sarà nominato d’accordo con le regioni coinvolte un comitato di garanti con il compito di dare il nulla osta ai progetti di ricostruzione di edifici pubblici presentati dagli enti locali". Quindi attenzione: i soldi non verranno usati per le case dei terremotati ma per "scuole, palestre, centri per i bambini, municipi". Un aspetto forse non chiarissimo ai cittadini, visto che la Protezione civile si era limitata a far sapere che avrebbe provveduto a "destinare i fondi alle regioni colpite dal sisma".
Con gli sms solidali sarebbero stati raccolti, al momento, circa dieci milioni di euro, ma, visto quanto avvenuto dopo il sisma a L'Aquila, i cittadini reclamano il diritto di sapere dove finiranno i loro soldi.