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UN GRANDE ENRICO RUGGERI A LUCERA. L'INTERVISTA
 

Enrico Ruggeri ha tenuto a Lucera un concerto di forma e di sostanza, martedì 16 agosto, a conclusione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Patrona e San Francesco Antonio Fasani.

Il cantautore lombardo, nell'ambito del tour Un viaggio incredibile, è giunto con una valigia piena di storie che ha liberato sul palco per la gioia dei fan, soprattutto quelli di lungo corso. Storie vestite di un pop-rock, a tratti, smussato e minimale ma pur sempre efficace e, quando è stato necessario, evocativo e graffiante. Un gran bel sentire tra presente e passato, come accade quando di mezzo c'è un uomo che di strada ne ha percorsa parecchia.

Ruggeri ha proposto le canzoni dell'ultimo album, Un viaggio incredibile, tra cui la sanremese Il primo amore non si scorda mai, Tre signori, dedicata a Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Giorgio Faletti, Il volo su Vienna, che ricorda l'impresa di Gabriele D'Annunzio durante la Grande Guerra; poi i suoi tanti classici come Peter Pan, Ti Avrò, Polvere, Contessa, Mistero (che vinse a Sanremo nel 1993), Primavera a Sarajevo, Il Falco e il Gabbiano, I Dubbi dell'amore e, ovviamente, i capolavori Il Portiere di notte, Il mare d'inverno e Quello che le donne non dicono. Un distillato di genio contautoriale e mestiere temprato da decenni passati a stretto contatto con il suo pubblico, verso il quale non è mai ruffiano per avere il facile applauso.

Enrico Ruggeri ha risposto alle domande di una breve intervista di Sundayradio.it e SNR 975, prima di salire sul palco.

Enrico, il tuo Viaggio Incredibile continua anche con la data di Lucera.

"Sì, il tour è iniziato a marzo, in bei teatri. E' andato tutto molto bene; poi è proseguito con i concerti estivi, e adesso chiuderemo ancora con i teatri. Siamo molto soddisfatti".

Sappiamo che ti sei sempre schierato contro gli eccessi del sistema. Non sei mai stato uno allineato; anche nei testi di qualche tua canzone bacchetti l'ipocrisia del conformismo.

"Tutti sanno che ho sempre combattuto i cosiddetti poteri forti, e lo faccio ancora. Per esempio, in questo periodo, sento di essere molto vicino ad Alex Shwazer (il marciatore altoatesino condannato per doping ndr)".

Il tuo ultimo singolo, estratto dall'album Un viaggio incredibile, si intitola Il volo su Vienna ed è dedicato all'impresa di Gabriele D'Annunzio che nel 1918, durante la Grande Guerra, con piglio futuristico, volò sulla capitale nemica per lanciare volantini sui quali si celebrava la grandezza dell'Italia e si annunciava ai viennesi la prossima sconfitta dell'Austria-Ungheria. Perché hai voluto ricordare quell'episodio?

"E' un episodio di coraggio. Con degli aerei di legno e stoffa e senza strumenti di navigazione, quelle persone, guidate da D'Annunzio, superarono le Alpi per andare a dire, disarmati, agli austriaci, che la loro fine era arrivata e che l'Italia presto avrebbe trionfato".

Il concerto di Enrico Ruggeri, in Piazza Matteotti, è durato circa due ore.



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Enrico Ruggeri durante l'intervista
Il cantautore milanese sul palco di Lucera