Il ritorno di Carlo De Masi in panchina a Lucera è stato accolto con favore dai tifosi che, nonostante tutto, non dimenticano i colori biancocelesti. Il tecnico lucerino assume un incarico non facile, perché lo Sport Lucera riparte proprio dal fondo e in un ambito cittadino il cui tessuto economico è stato fortemente colpito dalla interminabile crisi.

De Masi deve aprire una nuova fase; il che vuol dire, prima di tutto, rimodellare la squadra per renderla capace di esprimersi al massimo delle sue possibilità, cosa che non è avvenuta nella passata stagione, quando fattori negativi sono intervenuti - dalla Società allo spogliatoio - inficiando l'impegno profuso da persone veramente appassionate.

Il presidente Dell'Aquila ha il compito, con i suoi collaboratori, di evitare scollamenti e cali di tensione e non solo di tracciare le linee generali sulle quali si reggerà la stagione. Il massimo dirigente deve operare in modo che lo staff tecnico possa ricavare sempre il meglio dal suo rapporto con la rosa di giocatori a disposizione.

La speranza è di vedere una compagine capace di affermare sempre i suoi valori tecnici, con un gioco organizzato e corale, in un contesto di totale rispetto delle direttive enunciate dall'allenatore, in gara come in allenamento. Nessuno vuole più assistere a partite in cui avversari abbordabilissimi, alla fine, rimediano la vittoria, giovandosi di errori marchiani o di situazioni dettate dalla mancanza di serenità o di concentrazione. Questo ha portato lo Sport Lucera ad avere un rendimento discontinuo, a occupare stabilmente le posizioni di retroguardia e a perdere i play-out, lo scorso anno, pur potendo contare su elementi da tutti riconosciuti di un certo livello.

Ce la faranno Dell'Aquila e De Masi a rimettere insieme i cocci del calcio lucerino e donargli nuova vita all'ennesima ripartenza della sua storia recente? E' quello che tutti attendiamo di verificare; e non siamo pochi.