L'estensione del servizio di raccolta rifiuti cosiddetto porta a porta a tutta la città ha avuto come conseguenza la rimozione degli ultimi cassonetti stradali, a parte quelli arancioni, in cui conferire, tra l'altro, pile esauste e medicinali scaduti, e le campane per il vetro.
L'operazione ha mandato in crisi quei cittadini che fanno fatica a capire le regole - molto elementari, per la verità - che sono alla base di una efficace differenziazione dei rifiuti, e quelli che nulla vogliono sapere di adeguarsi a questa svolta innovativa che porta solo vantaggi alla città.
Lo spettacolo dei cassonetti stracolmi di buste di rifiuti che si potevano notare sino a qualche settimana fa era la conseguenza della mancanza di collaborazione di coloro che non volevano, a casa loro, "prendersi il fastidio" di differenziare i rifiuti. Sono quelli che, caricati i sacchetti in macchina, li lasciavano, fuori dalla loro zona di residenza, dove erano presenti le isole di cassonetti. Ma, non solo, il lancio della busta dell'immondizia dal finestrino dell'auto è ancora molto praticato nella periferia; basta farsi un giro per accertarsene. E' il segno di una ritrosia a sentirsi cittadini attivi per dare un piccolo contributo alla risoluzione di un problema che incide in modo non indifferente sul bilancio comunale. Meno rifiuti in discarica, più risparmio di risorse, che possono essere investite, evidentemente, in altri settori.
E' un discorso che non riesce a fare breccia nella testa, a quanto pare dura, di non poche persone. Ci proveranno i vigili urbani, il cui comando ha annunciato severi controlli. Il Comune, dal 20 aprile, ha anche istituito il numero verde 800 589205, attivo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8,30 alle 13 e dalle 15 alle 19, al fine di poter fornire tutte le informazioni relative alla raccolta differenziata, e quelle per prenotare il ritiro dei rifiuti ingombranti.
Gli ultimi dati disponibili, riferiti al mese di febbraio 2016, attestano una percentuale di differenziata del 29,12%, a gennaio era del 27,30%. Ancora troppo poco, tenuto conto che ci sono comuni pugliesi capaci di superare agevolmente il 70%.
Perciò, è quanto mai necessario un impegno maggiore per non incorrere nelle ire della Regione, prontissima ad elargire multe salate, se non si raggiungono determinate soglie, che finiranno nella bolletta dei cittadini.
Quello dei rifiuti è un tema di primaria importanza e offre la possibilità a tutti di partecipare per contribuire a realizzare la strategia rifiuti zero, cioè il totale riciclo, obiettivo, al momento lontanissimo, verso il quale, con molta pazienza, bisogna però puntare.
Una sfida di modernità, che non si può non accettare per il nostro territorio, abbandonando modelli comportamentali che ci uniformano alle zone più arretrate del Paese.
Bisogna, insomma, differenziarsi... differenziando.