Il convegno di presentazione dei lavori che hanno partecipato al "Concorso di idee per la riqualificazione di viale Castello", venerdì 22 maggio, ha richiamato negli spazi della nuova Biblioteca Comunale, sita nell'ex Convento del SS. Salvatore, un pubblico numeroso e interessato a capire tutte le sfumature delle soluzioni progettuali pervenute.

Gli autori, con l'aiuto di supporti multimediali, hanno accompagnato la sala gremita in un piccolo viaggio sul futuro, possibile e suggestivo, di un luogo che non è solo il tratto di collegamento tra piazza Matteotti e la villa comunale con l'area della Fortezza Svevo-angioina.

Ascoltando le relazioni e guardando i render sul maxi schermo è apparso uno scorcio di città trasformato dall'interpreatzione contenuta nei progetti, con innegabile beneficio in termini di bellezza e capacità di arrecare sensazioni di benessere nel rapporto tra cittadino e contesto urbano. Qualcosa, quindi, di totalmente diverso dalle brutture attuali, che sono il risultato di un modo sbagliato di concepire la sistemazione di quel viale; basti solo pensare ai danni provocati nel tempo dalle radici degli alberi.

Importanti e ricchi di spunti di riflessione sono stati anche gli interventi dei membri della commissione giudicatrice, tesi non solo a lodare la qualità degli elaborati - in mostra fino al 31 maggio - ma anche a fornire la cifra di un'architettura che guarda all'uomo e all'uomo va incontro.

Ora, si dovranno espletati altri passaggi, progettuali e burocratici, come quelli relativi ai fondi, rinvenienti dalla compensazione di Terna, prima di giungere all'avvio dei lavori, che, secondo l'assessore all'Urbanistica Gianni Di Croce, potrebbero partire anche entro l'anno.