Si è tenuta, venerdì 15 maggio al Circolo Unione di Lucera, la presentazione del libro di Domenico Carella dedicato ai 70 anni di Gianni Pirazzini, Una vita da Capitano. La serata è stata condotta da Silvio Di Pasqua, presente lo stesso Pirazzini, bandiera, e forse anche di più, del Foggia di quattro decenni fa, e l'autore del volume. Un incontro sospeso tra la nostalgia per un calcio che non esiste più e i ricordi di imprese memorabili che hanno un posto di rilievo nella storia rossonera.

Il giocatore Pirazzini, col numero 4 sulla maglia, carismatico capitano, e l'uomo Pirazzini, originario delle parti di Ravenna ma profondamente foggiano nel cuore, al punto di piantare il baricentro della sua vita proprio nel Capoluogo, nel nome di un patto sportivo e umano che ha onorato la gente di Capitanata.

"La mia pelle è rossonera - ha detto Pirazzini al pubblico emozionato -. Non avrei potuto giocare in un'altra squadra". E, infatti, come accadde a Gigi Riva con il Cagliari e a Gianni Rivera con il Milan, per esempio, Pirazzini è l'icona intramontabile del Foggia; di un Foggia importante che fu capace di dire la sua contro gli squadroni della Serie A, macinando gloria e calcio che è stampato nella memoria di tutti coloro che, ieri, oggi e per sempre, si riconoscono nei colori rossoneri.

Gianni Pirazzini è stato anche allenatore del Lucera Calcio ai tempi del presidentissimo Franco Apollo. E il calcio lucerino non ha mancato di omaggiarlo, porgendogli il suo saluto con la presenza, tra quelli avvistati in sala, di Gianni Pitta, Lello Di Ianni, in passato, massimi dirigenti del sodalizio biancoceleste; Biagio Russo, attuale presidente dello Sport Lucera; l'allenatore Giuseppe Totaro, il fantasista Simone Salinno, l'ex calciatore Giuseppe De Biase; diversi dirigenti, appassionati e tifosi.