Per quanto limitata nello spazio occupato presso il Museo Civico Fiorelli di Lucera, la mostra Luceria 1269 - in castris in obsidione Lucerie offre un notevole contributo nel disvelare i particolari di un evento di grande portata storica per la nostra città. Merito dell'associazione di rievocazione storica Imperiales Friderici II che con rigore scientifico ed equilibrio ricostruisce circostanze e personaggi che animarono quei fatti d'armi. Il visitatore viene coinvolto, con ricchezza di particolari e curiosità, in un'esperienza affascinante che passa per i contenuti dei pannelli esplicativi narranti gli eventi successivi alla sconfitta, e alla morte, di Manfredi, figlio dell'imperatore Federico II di Svevia, per mano dell'esercito di Carlo I D'Angiò a Benevento (1266) e che culminarono con la sottomissione della ribelle, e in larga parte musulmana, Luceria dopo l'assedio, nel 1269; all'esposizione di manichini che mostrano il corredo militare completo degli armati che combatterono - angioini e truppe fedeli alla casata sveva, compresi i saraceni, ovviamente - ; alle spiegazioni sulle caratteristiche delle armi individuali in dotazione a fanti e cavalieri, sulla loro realizzazione e sulle tecniche di utilizzo di esse in battaglia. I costumi realizzati sono il frutto di ricerche accurate sui documenti disponibili senza cedere a nessuna arbitraria interpretazione. Si tratta, quindi, di una iniziativa dalla forte valenza culturale e didattica, si pensi alle scolaresche, che già si sono recate al Museo. La mostra, che si avvale del contributo della Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e del patrocinio dell’Amministrazione comunale, sarà visitabile fino a sabato 28 marzo. Ma c'è di più, secondo quanto abbiamo appreso da Walter Di Pierro - con Michele Giardino, Alessandro De Troia e altri componenti dell'associazione Imperiales Friderici II, tutti esperti cultori di storia locale e animatori della manifestazione - potrebbe esserci, prossimamente, un sequel mirato alla rievocazione di quegli accadimenti, svoltisi sotto le mura della città, che cambiarono il corso della storia di Lucera, con l'impiego anche di macchine di assedio perfettamente ricostruite. Ma dipenderà dalla disponibilità della Regione.