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I DOLORI DEL DIVINO AUGUSTO |
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E se Cesare Ottaviano Augusto parlasse? Se dalla sua solitudine imprecasse contro coloro che a Lucera seminano inpunemente vandalismo? Lo farebbe a ragione, il princeps, vista l'insopportabile sequela di atti incivili abbattutasi nell'area compresa tra viale Castello e la villa comunale, dove si staglia la sua bianca figura. Muri imbrattati, panchine distrutte, lampioni oscurati, e la devastazione di una scuola, e non solo negli ultimi tempi, questo ci tocca troppo spesso constatare. Lui, il divino Augusto, fautore di una grandezza di cui Lucera fu parte, sopporta in silenzio, senza poter muovere un muscolo o un sopracciglio, immobile nella sua statuaria maestosità. Siamo convinti che provi delusione, rammarico, persino dolore per come i discendenti di quei sudditi che gli tributarono grandi onori e gli dedicarono con orgoglio un anfiteatro, e non solo, oggi mostrino cattiveria a tal punto da offenderlo platealmente, insozzando il piedistallo (che è un simbolo) su cui, giustamente, la Storia lo ha voluto. Il Nostro, è sicuro, se solo potesse, chiamerebbe a sé la Guardia pretoriana per dare una regolata alle nuove orde barbariche che spadroneggiano senza ritegno, quasi come i popoli semi primitivi che minacciavano i confini dell'impero romano. Cesare Ottaviano Augusto, del quale quest'anno cade il bimillenario della morte (19 agosto 14 d.C.), è oggi, per certa gente, meno noto persino dell'ultima effimera stella della televisione commerciale. E' così che si afferma la barbarie urbana contemporanea, assoggettata alla regola secondo cui quello che è stato non conta e non ci può servire per il presente, che vogliamo pieno di eccessi. Contrastare del tutto questo rituale della vergogna che non conosce sosta e limiti nella sua azione devastatrice, al momento, appare impresa ardua, tenuto conto che non è possibile avere un'efficace vigilanza. Ma, visto che è già passato un po' di tempo, mani pietose, su ordine della civica Amministrazione, ripuliranno il monumento dedicato al primo imperatore romano, giusto per affermare che la civiltà esiste ancora? |
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Il monumento a Cesare Ottaviano Augusto imbrattato dai vandali |
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