Ci sono ancora novità che arrivano dal turbolento Partito democratico di Lucera. E' nato, infatti, un comitato che sostiene la candidatura di Mario Monaco a consigliere comunale (è composto dallo stesso Mario Monaco e da Antonio Faccilongo, Lino Zicca, Giancarlo Ventrella, Alfredo Mancaniello, Comingio Rossi, Antonio Dell’Aquila, Eliana Tatta, Rita Campana). In un comunicato, queste persone pongono l'accento sulla loro identità di sinistra, progressista e socialista, lanciando frecciate ironiche e senza mai citare, per altro, la coalizione e il relativo candidato sindaco, Giuseppe Bizzarri, che viene da tutt'altro versante politico; coalizione in cui forte è il ruolo dell'ex sindaco Peppino Labbate (alle spalle, lunga storia democristiana con incursione nel Pdl)  e che si accingerebbe, addirittura, a comprende una lista firmata Vittorio Sgarbi, dopo che il critico e discusso ex sindaco di Salemi era stato indicato come possibile affiliato allo schieramento di centrodestra, guidato dal ricandidato Pasquale Dotoli. Di seguito, il comunicato diffuso dal comitato pro Monaco.        

Nel Partito Democratico per il buon governo

Noi siamo quelli che non considerano i partiti, il partito, un autobus sul quale salire secondo le proprie convenienze, e, quando non si viene soddisfatti nel proprio narcisismo, scendere a piacimento.
Siamo quelli che pensano che i partiti, il partito, siano essenziali allo svolgimento di una corretta vita democratica.
Siamo quelli che valutano positivamente l'impegno, l'esperienza, la militanza, il sacrificio a favore della cittadinanza, in una parola la politica come esigenza vitale di ogni comunità democratica.
Noi siamo quelli 'rimasti' nel Partito Democratico.
Non siamo quelli degli slogan”' Tutti a Casa”, e “Siete stati vent'anni dovete andare via”, che tanto stanno agitando le piazze 'reali' e 'virtuali'. Slogan, che, magari, troveranno udienza presso gli scontenti e gli arrabbiati, ma che servono a poco per governare la Citta' di Lucera.
Insomma, siamo quelli che in un epoca segnata dall'opportunismo e dal cinismo, 'vogliono bene' al PD, a Lucera  e alla Puglia.
Vogliamo bene al partito come idea di libertà, come comunità di uomini e donne impegnati nella trasformazione continua dell'esistente. Ma, siamo anche quelli che percepiscono come essenziale e fondante l'esigenza di “cambiamento reale” che viene dall'elettorato, dalla gente, dallo stesso “popolo democratico”.
Siamo quelli che pensano che le primarie siano uno strumento indispensabile di partecipazione popolare e di selezione della classe dirigente. Uno strumento cardine delle dinamiche politiche ad ogni livello: cittadino, regionale, nazionale, da usare sempre, non secondo convenienza, comepurtroppo è accaduto a Lucera.
Siamo quelli che ritengono imprescindibile una rottura salutare nel modo di governo della città e di direzione del partito.
Siamo quelli che non permetteranno più il riproporsi di stanchi riti della trita e impresentabile vecchia politica e non lasceranno passare impunemente vecchie logiche di potere.
Siamo quelli che alle spalle hanno una storia e non ce ne vergogniamo, siamo slegati da qualsivoglia interesse e condizionamento di parte, non abbiamo padroni, non siamo vassalli di nessuno.
Siamo quelli che hanno un progetto di governo della città che è strettamente collegato alle politiche regionali, nazionali ed europee, in stretto collegamento con Bari, Roma e Bruxelles.
Siamo quelli che vogliono un Comune “promotore attivo” di sviluppo sostenibile e compatibile con il territorio. In definitiva, siamo quelli che si candidano al governo del comune di Lucera, e, nell'immediato futuro, alla direzione del partito, perché non scappiamo come ha fatto qualcuno, per ben due volte in cinque anni, di fronte alle difficoltà, ma ci assumiamo fino in fondo le nostre responsabilità. Vogliamo rappresentare il meglio della cultura riformista, di sinistra e socialista della nostra amata Lucera, quella cultura di governo e pratica politica che tanta parte hanno avuto nella storia democratica della terra di Capitanata.